Dal bruco alla farfalla: il cinema narra la trasformazione.

L'adolescenza è come un cactus.

- Anais Nin, Una spia nella casa dell'amore -

Possiamo definire l'adolescenza, come del resto la psicoanalisi si è già presa la briga di fare, come una seconda nascita. Talmente ricolma di trasformazioni, di nuove esperienze, di emozioni sconosciute da provare il vissuto di non esserci mai stati, almeno così come la nuova natura, corporea e psicologica, si sta palesando.

Il cinema, attraverso il suo grande e intenso potere visivo, ha rappresentato questa complessa fase più volte, declinandola nelle sue infinite sfumature, nei suoi innumerevoli colori, nelle sue contorte emozioni.

L'adolescenza porta con sé diversi contenuti, tematiche, problematiche. Alcune pellicole si sono fatte portatrici di nuclei essenziali e rappresentativi di questo difficile passaggio nella sua complessità; altre hanno intrapreso la via del racconto specifico e tematico, affrontando ed entrando nei labirinti della droga, dell'anoressia, della delinquenza, dell'autolesionismo, del bullismo, come in una sorta di percorso clinico immaginario.

Questa sessione dividerà i film in categorie tematiche, dando brevi indicazioni sui film, in modo da metterli a disposizione e in consultazione di chi, per lavoro, per passione o per necessità si dovesse trovare ad interagire con giovani ragazzi. Un vademecum per utilizzare una risorsa importante, come può rappresentare il Cinema, nel difficile compito educativo e di sostegno. 

Il punto di vista rimane quello dell'intero sito: il rapporto tra lo schermo e l'inconscio dello spettatore. L'inconscio dei giovani, peraltro, si può senza esagerazione dire colmo di contenuti, in continua comunicazione con l'esterno, nonché strumento, per noi adulti, di comprensione e ascolto.