L'adolescente va incontro a moltissimi delicati compiti evolutivi: cerca una sua identità iniziando a esplorare al di fuori della rete di relazione infantili da cui proviene; cerca dei valori di riferimento che, soprattutto in questa società in continua evoluzione e mutamento, non sono facili da individuare.

Egli ha inoltre il compito di rappresentarsi mentalmente un'immagine del proprio nuovo corpo e di iniziare a stare a proprio agio con esso; nel fare questo, ha da scegliere i valori della propria identità di genere, nonchè l'orientamento sessuale che intende praticare.

Il tutto cercando di formare e costruire dei legami sociali e affettivi significativi, che lo aiutino a sostenere anche il peso di compiti di prestazione come quelli scolastici.

Si potrebbe andare ancora avanti con questo elenco di importanti tappe evolutive da affrontare, ma credo che già questa introduzione basti a rendere l'idea di quanto possa essere frequente, purtroppo, per un adolescente, cadere in situazioni di disagio più o meno severe e durature durante il proprio difficile cammino.


I 400 COLPI, 1959 di François Truffaut

I fatti si svolgono a Parigi alla fine degli anni cinquanta. Antoine Doinel è un ragazzino di dodici anni. I genitori non ne capiscono il bisogno affettivo e le inquietudini proprie dell'adolescenza. La madre è una donna non attenta al figlio, molto spesso lo tratta male. Il padre (tale solo sotto il profilo legale), è un uomo abbastanza bonario ma superficiale e interessato solo alle gare di rally.

 

LA CLASSE - ENTRE LES MURS, 2001 - L. Cantet 

 Il film è ambientato a Parigi in una scuola media del ventesimo arrondisment, zona periferica e di confine che ospita ragazzi con storie, culture, aspettative ed esigenze molto diverse tra loro. La trama non è altro che la narrazione di un normalissimo anno scolastico in una terza classe, ma i personaggi sono compositi e complessi, non ci sono i solo buoni e i solo cattivi. C’è emarginazione, ma nessun compiacimento buonista nel descrivere degrado culturale ed esclusione sociale.

 

DONNIE DARKO, 2001 - R. Kelly -

Donnie è un adolescente alle prese coi problemi dell'età: un liceale maturo, intelligente, compassionevole verso chi si trova in condizioni di disagio, ma non gode di popolarità, è introverso e soprattutto con una diagnosi di probabile schizofrenia; affetto da un apparente stato depressivo, entra spesso in contrasto con chi, con ipocrisia bigotta, vuole assolutamente dargli una visione semplicistica e felice della vita.

 

ELEPHANT, 2003 di G.Van Sant

Elephant è un film vincitore della Palma d'oro al miglior film e del premio per la miglior regia al 56º Festival di Cannes. È liberamente ispirato al massacro della Columbine High School nel 1999.

Il titolo allude al proverbiale elefante nella stanza, metafora di un problema che tutti vedono ma di cui nessuno vuole parlare, ed è una citazione dell'omonimo film del 1989 diretto da Alan Clarke, sulla violenza settaria nell'Irlanda del Nord.

 

MYSTERIOUS SKIN, 2004 di G. Araki 

In una cittadina del Kansas due ragazzini di appena otto anni, dopo una partita di baseball, vengono fatti oggetto di molestie ad opera del loro allenatore. L'intera vicenda con cui si sviluppa la storia del film esamina il differente modo di reagire a questo tremendo trauma da parte dei due ragazzi, che lo affrontano in modi radicalmente diversi nel corso di tutta la loro adolescenza.

 

PRECIOUS, 2009 - L. Daniels - 

Nella Harlem povera e disagiata degli anni ottanta, vive l'adolescente Precious, obesa e semianalfabeta. Violentata dal padre, ha dato alla luce una bambina con la sindrome di Down, e come se non bastasse deve sopportare le quotidiane umiliazioni da parte della madre Mary, violenta e disoccupata. La ragazza viene mandata in un istituto per ragazzi con problemi sociali, grazie all'interessamento della direttrice. Lì Precious inizia pian piano a recuperare la fiducia in sé stessa e inizia un percorso verso una vita più umana e felice.

 

MOMMY, 2014 di Xavier Dolan

Steve, ragazzo quindicenne affetto da deficit oppositivo provocatorio, è stato affidato a un centro di recupero dopo la morte del padre. La severa istitutrice del centro informa la madre Diane sull'ennesima violenza di Steve: ha dato fuoco all'attrezzatura della sala mensa, causando gravi segni e bruciature al viso di un compagno. Diane deve riprenderselo. A nulla valgono le recriminazioni di lei che sa di non poter accudire il ragazzo continuando a lavorare.

 

 

Henry Barthes è un insegnante supplente, tormentato dal suo passato di bambino che ha subito il suicidio della madre, rimasta sola a crescerlo.

Nella classe di Henry vi è, tra gli altri, una alunna - Meredith - dotata di una notevole sensibilità artistica ma disperata per via delle umiliazioni subite dai compagni e da suo padre per la sua obesità.. Davanti al dolore della ragazza, intense e sofferte sono le risonanze emotive che Henry sente, nel suo difficile tentativo di esserle in qualche modo d'aiuto.